BUONE FESTE USD PRALORMO
Dedicato a Voi che lottate per una maglia, con il sole, la neve, la moglie incazzata, il capo che si aspetta chissa cosa, i figli .....e non aggiungo altro.
Dedicato a voi che mi avete accompagnato in quest'avventura, compagni di squadra, giocatori, dirigenti, allenatori, genitori, avversari, arbitri, dedicato a tutti quelli che quando passano accanto a questo campo lanciano uno sguardo al nostro rettangolo di gioco.
Dedicato ai momenti brutti ed a quelli belli, dedicato alla voglia di lavorare ed alla voglia di crescere, dedicato a questo sport che a volte divide ma spesso unisce.
LA PARTITA
L’auto corre veloce e sicura, questa strada l’avrò fatta migliaia di volte e sempre, giunto di fronte al campo di calcio mi sono girato, curioso o semplicemente desideroso di fermarmi, gioco o vita?
Oggi gioco, mi fermo, prima partita di campionato, forse l’ultimo campionato, forse….
Come al solito sono il primo, parcheggio e con soddisfazione sollevo il borsone, sempre più pesante.
Saluto il Presidente, agitato ma sorridente, saluto i dirigenti, ansiosi di iniziare e di rivederci all’opera, nei loro occhi la fiducia, saluto l’allenatore, più nervoso che mai…….. falso, per lui un sorriso con qualche dente in più.
Ciao Mister, ma dentro penso “cerca di indovinare la formazione almeno…..”
Pochi minuti ed iniziano ad arrivare i compagni, un cenno, un abbraccio, una stretta di mano ed iniziamo a dirci le solite cazzate, un sopralluogo veloce in mezzo al campo, come sempre un po’ pelato , duro come il marmo, tutto nella norma.
Ci siamo, tutti in cerchio ci diciamo di tutto, poi a gruppetti ci avviamo verso lo spogliatoio, ecco arrivare gli avversari, tutti giovani, mannaggia!!! Qualche volto nuovo e poi vedo lui….uno sguardo, un cenno e poi ci salutiamo bene, da persone normali , tanto poi ce ne diremo di tutti i colori e ce le daremo di santa ragione, l’ennesimo duello, ma quante volte abbiamo giocato contro, ma perché non hai smesso prima tu.
Si entra nello spogliatoio e naturalmente il mio posto è libero, mi siedo e comincio la procedura di avvicinamento alla partita, mi spoglio e come sempre passo una mano sulla tibia per sentire e ricordare tutte le botte date ma anche quelle prese.
La tensione aumenta ed io mi sento osservato, ragazzi non copiate da me, sono il più nervoso di tutti, anche se non si vede, l’occhio cade sulla fascia da capitano già pronta vicina a me, quanto pesa questa striscia di stoffa? Poi entro nella parte ed inizio a dire quello che i miei compagni vogliono sentirsi dire, il peggio magari lo tengo per la fine della partita.
L’allenatore ci motiva con le solite frasi, siamo alla prima di campionato ed è già fondamentale, poi le maglie per la partita e partono i primi musi.
Le scarpe incredibilmente profumano di grasso, nere, solo nere, guardo con compatimento l’arcobaleno ai piedi dei compagni più giovani, scuoto la testa ma so che è una battaglia persa.
Il riscaldamento, i primi calci e poi le ultime raccomandazioni, chi parla sfrontato e chi tace concentrato, sudore esce dai pori ed il mondo si allontana dalla mia testa .
L’appello con un arbitro che potrebbe essere quasi mio figlio, speriamo bene….usciamo dagli spogliatoi, uno sguardo ai tifosi , sento gridare ma non ci faccio più caso, ci fermiamo sulla linea di bordo campo l’ultimo saluto e poi via… si gioca.
Stefano
PS : Il protagonista di questa storia non sono io, siete voi, dieci anni da giocatore scarso, quasi mai capitano, il mio capitano ideale è Gigi, compagno di un'avventura irreale, oppure Ale che su questi campi ha lasciato pezzi di legamenti, Luca Ferra che alla mia prima partita da allenatore ha compiuto la parata più bella che io abbia mai visto, ho pianto e per fortuna eravamo già avanti di 4 gol.....Marco,Teresio, Nino......i protagonisti siete voi che fate in modo che tutto questo esista, i protagonisti siamo tutti noi. Fate un Buon Natale ma poi sentitevi PROTAGONISTI.
Buone Feste Bisonti